Il tumore venereo trasmissibile del cane (CTVT) è una neoplasia con caratteristiche uniche. Esso infatti non origina dalla trasformazione neoplastica di cellule dell'organismo, ma dal trapianto di cellule da un'altro soggetto. La trasmissione è prevalentemente venerea, ma anche se in misura minore può essere trasmesso per lambimento o sfregamento.
La sede
elettiva del CTVT è rappresentata dai genitali esterni di entrambi i sessi, sebbene
in rare circostanze è possibile trovarlo in tutte le altre mucose esposte.
Il CTVT
mostra invasività locale , con un tasso metastatico di circa il 17 % ; la
regressione spontanea si osserva nel 19/60 % dei casi e conferisce immunità
alla reinfezione. La sintomatologia clinica ( tumefazione alla sede di impianto
a forma di cavolfiore,le perdite ematiche maleodoranti), la contagiosità, il
rischio di metastasi, spingono tuttavia il Veterinario a trattare il CTVT.
Il
trattamento chirurgico da solo non è consigliabile a causa della elevata
possibilità di recidiva. La radioterapia da sola o in associazione alla
chemioterapia è invece ritenuta efficace, anche se il suo impiego è poco
agevole nella pratica. Quindi la via più semplice da percorrere è la chemioterapia.
Diversi sono i protocolli descritti, ma il più accreditato si basa sulla
somministrazione settimanale di Vincristina solfato (0,025mg/kg ev) fino a
scomparsa del tumore, di solito 4 -5 somministrazioni bastano. Il trattamento
consente la remissione completa
nell'84/90 % dei casi, la tolleranza al farmaco è in genere buona , la
prevalenza delle recidive si attesta a circa il 5% e gli animali tendono ad essere immuni alla
reinfezione come nella regressione spontanea.
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